Serie:
1.Forever
Genere: Distopico, Young Adult
Casa Editrice: Newton Compton
Il mondo dipende da loro.
Il suo cuore dipende da lui.
Il mio nome è Ivy Westfall, e la mia missione è semplice: uccidere il mio promesso sposo.
RECENSIONE
l'uscita sono stata super felice. Ho posato gli occhi sulla copertina e non li ho più staccati mentre aspettavo l'uscita. La trama, non c'è niente su cui ribattere, ti incanta e ti incuriosisce e vuoi saperne sempre di più. Non appena è uscito mi sono subito fiondata in questa lettura che sapevo già, mi avrebbe conquistata. In tutti i sensi.
Prima di iniziare volevo dire che, si è molto discusso sul fatto che sia simile ad hunger games e divergent, ma io non credo. Sì, la città è divisa in due parti e circondata da recinzioni dopo che una bomba nucleare è esplosa, ma nient'altro. Penso che si avvicini più a Delirium di Lauren Olivier e paragonarlo ad una delle mie serie preferite in assoluto, vuol dire che l'ho amato davvero tanto.
Dopo lo scoppio di una guerra nucleare, con conseguenti malattie e povertà, si decise di recintare la città, al suo interno due famiglie si contengono il potere di governare l'intera città. I Westfall e i Lattimer. La fazione vincente fu quella dei Lattimer, mentre quella perdente dei Westfall.
Ogni anno, la fazione dei Westafall offre in sposa delle ragazze sedicenni a coloro che hanno vinto, e viceversa, le ragazze Lattimer, si sposano con ragazzi Westfall.
La nostra protagonista è una di queste spose, Ivy Westfall. Anche se al posto suo doveva esserci sua sorella, ma per uno strano caso, è passato tutto in mano ad Ivy. E qui torniamo alla frase della trama. Infatti Ivy non sposerà uno qualunque, ma bensì il figlio proprio del capo fazione Lattimer.
Il mio nome è Ivy Westfall, e la mia missione è semplice: uccidere il mio promesso sposo.
Esatto, perchè lei ha una missione. Deve vendicarsi per la morte di sua madre e far sì che i Lattimer perdano il potere. Quindi scatenare una rivoluzione vera e propria, aiutata dal padre e dalla sorella Callie.
Mi piace molto Ivy, è davvero un gran bel personaggio. Percepiamo quanto sia un po' impaurita da quello che le sta accadendo, ma sa che deve essere forte per la sua famiglia, è ovvio, non vuole deluderli, sono tutto ciò che ha. Si prepara ad abbandonare la sua vecchia vita per una nuova, accanto ad una persona sconosciuta, tutte saremmo state nervose.
Un po' mi è dispiaciuto per lei, vuole davvero bene alla sua famiglia, ma come chiunque altro, ma si vede che per il padre e la sorella sia più importante il piano che Ivy.
Bishop è un ragazzo davvero dolcissimo e la persona più vera e sincera che esista. E' gentile e buono, e capisce profondamente Ivy, le da' il tempo che le serve per ambientarsi, non le mette fretta e vuole davvero conoscerla. Non le importa che sia sua moglie o che magari è lei la donna e deve stare a casa a pulire e tutto il resto. No, lui la tratta da pari e la aiuta, cucina, fa il bucato.
Penso che questi due si siano trovati, hanno molti interessi in comune e credo come coppia sia una delle più belle.
«Io penso», dice Bishop, «che possiamo amare le nostre famiglie anche senza credere a tutto ciò che
ci dicono, senza approvare ogni cosa che rappresentano». Il tono non fa trasparire emozioni, ma i
suoi occhi sono inchiodati ai miei. «Credo che a volte le cose non siano così semplici come i nostri
genitori vogliono farci credere».
E sono pienamente con lui. Non bisogna giudicare solo conoscendo i fatti da un solo punto di vista, e se ci avessero mentito? Ivy dovrà fare i conti anche con le tante verità di cui è stata tenuta all'oscuro per così tanto tempo.
Ma soprattutto, sa che sta per innamorarsi di Bishop.
Ed è completamente inaspettato.
«Invece… cos’era quel gesto?», chiede Bishop. Guardo in alto e lui mi sta osservando.
«Di cosa parli?»
«Di quando ti sei seduta su di me», fa una breve pausa. «Mi hai toccato i capelli».
Non ho idea di come rispondere a questa domanda. Quale risposta è vera e quale è una bugia? Quale
renderà le cose temporaneamente migliori e quale le renderà irrimediabilmente peggiori?
«Se tu mi tocchi, voglio che sia perché lo desideri davvero, non perché le persone ci stanno
guardando», dice. «Non mi interessa di cosa pensa la gente, ciò che succede tra di noi è solo affare
nostro».
Un libro che non si dimentica facilmente, io l'ho adorato, penso sia semplicemente unico.
Non capite quanto desideri il seguito!
Se non l'avete letto, fatelo, non ve ne pentirete <3
Mi era piaciuta molto la trilogia di "Hunger Games" e da poco ho finito "Divergent", anche questo mi ha lasciato senza parole!
RispondiEliminaDalla tua recensione però sembra che "Forever" sia ancora meglio... quindi dovrò proprio leggerlo ;)