martedì 24 gennaio 2017

RECENSIONE "Chi è Mara Dyer" di Michelle Hodkin

Chi è Mara Dyer

Serie: Mara Dyer#1 (QUI la serie completa)
Autrice: Michelle Hodkin
Genere: paranormal romance
Casa Editrice: Mondadori

Era solo un gioco.Eppure Mara non voleva partecipare alla seduta spiritica con le sue amiche Rachel e Claire. Sei mesi dopo, Mara si risveglia dal coma in una stanza di ospedale. E le sue amiche sono morte. Cos’è successo quella notte al manicomio abbandonato? Perché Mara è l’unica sopravvissuta? Orribili allucinazioni iniziano a perseguitarla e un dubbio si insinua nella sua mente: e se fosse stata lei a causare quelle morti, come aveva predetto la seduta spiritica?
L’incontro con il turbolento, bellissimo Noah potrebbe essere la sua salvezza o la sua definitiva condanna. Perché anche Noah ha un segreto, legato al grande mistero che la tormenta: chi è Mara Dyer?Un viaggio ipnotico tra i fantasmi dell’amore e della psiche per un esordio thriller paranormale che ha stregato i lettori americani.

RECENSIONE
DA INFARTO.

Mara Dyer non è il mio vero nome. È stato il mio avvocato a consigliarmi di scegliere uno pseudonimo. Lo so, è strano
avere un nome falso, ma credetemi, è la cosa più normale della mia vita in questo momento. Anche raccontare questa
storia potrebbe essere una mossa un po’ azzardata. Ma se non fosse per la mia lingua lunga, nessuno saprebbe che il colpevole di tutti gli omicidi è una persona di diciassette anni, grande fan dei Death Cab for Cutie. E nessuno saprebbe che, da qualche parte là fuori, la stessa persona ha la media dell’otto a scuola e all’attivo quasi lo stesso numero di vittime. Invece è importante che voi lo sappiate, così da non essere i prossimi.
Mara Dyer,
 New York City

Questa non è la solita storia paranormal romance, e quando per la prima volta cominciai a leggere “Chi è Mara Dyer” ero nella più totale confusione ma totalmente rapita dalle parole e dalla storia raccontata  da Mara.

Mara… Ma chi è davvero? 

Già dopo il primo paragrafo ero in confusione totale. Quando mi capitano storie così, ricche di mistero, non posso fare a meno di andare avanti,  ma è anche vero che non riuscivo a staccarmi dalle pagine.
Ripeto la domanda.
Chi è Mara Dyer?

 La raffinata iscrizione sulla tavola tremolava alla luce delle candele. Lettere e numeri danzavano nella mia mente confusi e indistinti, come una zuppa d’alfabeto. Quando Claire spinse nella mia mano la planchette a forma di cuore, sobbalzai. Di solito non ero così nervosa, e sperai che Rachel non se ne accorgesse. Quella sera, il regalo che le era  piaciuto di più era stato la tavola Ouija, e gliel’aveva data Claire. Io le avevo preso un braccialetto, ma non lo stava indossando.
Inginocchiandomi sul tappeto, passai la planchette a Rachel. Claire scosse il capo con espressione sprezzante. Rachel la posò sulla tavola
Ma Rachel ci interruppe prima che arrivassimo a litigare. — Come morirò?
Tutte e tre fissammo la tavola. Mi si formicolarono i polpacci, a stare tanto inginocchiata sul tappeto di Rachel, e avevo l’incavo delle ginocchia viscido di sudore. Non accadeva nulla.
Poi invece qualcosa accadde. Ci guardammo l’un l’altra mentre la planchette cominciava a muoversi sotto le nostre mani. Compì un semicerchio sulla tavola, oltrepassò la lettera A, la K e la L.
Si fermò sulla M.
— Moto? Morirai in un incidente? — L’eccitazione traspariva dalla voce di Claire. Quanto era morbosa. Ma cosa ci trovava Rachel in lei?
La planchette si mosse in direzione opposta. Superò la U e la R.
Per bloccarsi sulla A.
Rachel sembrava confusa. — Mare? Morirai affogata? — azzardò.
— Oppure malmenata? Con una mazza? — disse Claire. — Forse ti ucciderà un calamaro gigante con una mazza da
baseball. — Rachel rise, e per un istante il panico che mi attanagliava lo stomaco allentò la presa. Quando ci eravamo messe a giocare, mi ero dovuta trattenere dal deridere l’atteggiamento melodrammatico di Claire. Adesso non la pensavo più allo stesso modo.
La planchette ricominciò a vagare sulla tavola, interrompendo bruscamente la risata di Rachel.
R.
Restammo in silenzio con gli occhi incollati alla tavola, mentre la planchette tornava al punto di partenza.
Alla A.
Lì si fermò.
Aspettammo che si spostasse sulla lettera successiva, ma rimase immobile. Dopo qualche secondo, Rachel e Claire ritrassero le mani. Sentii che mi guardavano.
 Distolsi lo sguardo e riuscii perfino a sorridere. Claire fece lo stesso. Rachel si rilassò, ma io no. Tuttavia, per farle piacere, mi sforzai di mandar giù la rabbia e il disagio, e ci mettemmo a guardare il film. Rachel infilò il DVD e spense le candele.
Sei mesi dopo erano morte tutte e due.

Da brivido vero?
Io sono unna fifona di prima categoria, e lo ammetto xD un po’ di paura e ansia me l’ha messa. Ma comunque vi racconto un po’ di cosa parla.

Mara è una ragazza come un’altra, vive a Rhode Islands con la sua famiglia, la sua migliore amica Rachel. Fino a quando a sconvolgere la sua vita, arrivano Jude e Claire. Claire non fa altro che portarle via la sua amica, mentre Jude porta via una parte del suo cuore, se ne infatua.

Ma in una sola notte tutto cambia.

Mara si risveglia in un letto d’ospedale, non ricorda nulla dei tre giorni precedenti, il vuoto.
Lei è l’unica che sa cosa sia successo quella notte, perché si trovava al Tamerlano? Il vecchio manicomio pericolante in cui aveva perso la vita un bambino, dopo essere rimasto intrappolato tra le macerie. E ora quell’edificio ha portato via Jude, Claire e Rachel. 
Sono morti. L’edificio è crollato, solo Mara si è salvata e solo lei possiede le risposte su quanto accaduto quella notte.
Ma il pensiero di restare in quella città, porta tutta la famiglia a trasferirsi a Miami, in Florida.
Mara ricomincia la scuola, ma sempre sotto l’occhio attento di sua madre e suo fratello maggiore Daniel.
Mara ha deciso di, per così dire, rifarsi una vita, anche per il suo fratellino minore Joseph, che ha lasciato tutto per lei, la sua scuola ed i suoi amichetti.
Ma… Mara non è più quella ragazza spensierata, le è stato diagnosticato un disturbo post traumatico da stress. LE provoca allucinazioni, vede cose che non esistono, sente cose che non esistono.
Cercherà di passare inosservata, soprattutto quando è con sua madre.
Fa amicizia con Jamie, un tipo geniale e interessantissimo che si farà notare già dalle prime pagine, ma soprattutto conoscerà Noah.

Anna girò i fogli uno dopo l’altro con esasperante lentezza e, come una diabolica istitutrice scolastica del secolo scorso, non trascurò di tenere l’album sollevato in modo che tutti potessero vedere. Certo, bisognava dare alla folla la possibilità di godere della mia vergogna. — Questo ti assomiglia veramente tanto — disse a Noah, appoggiandosi a lui con tutto il peso del corpo.
— La mia ragazza ha molto talento — replicò Noah.
Il mio cuore smise di battere.
Il cuore di Anna smise di battere.
Il cuore di tutti smise di battere.
Nell’incredibile silenzio che si creò, anche il ronzio di un moscerino sarebbe parso un boato.
— Figuriamoci — bisbigliò Anna alla fine, ma abbastanza forte per farsi sentire da tutti e senza allontanarsi di un
millimetro da Noah.
Lui scrollò le spalle. — Cosa vuoi farci? Sono un maledetto vanitoso e Mara mi lascia fare. — E, dopo una pausa, aggiunse: — E meno male che quelle tue piccole mani voraci non hanno agguantato anche l’altro album. Quello sì sarebbe stato imbarazzante. — Le sue labbra si incurvarono in un sorriso malizioso mentre saltava giù dal tavolo su cui era seduto. — Adesso levati di torno, ti dispiace? — disse freddamente ad Anna, attonita e senza parole, spostandola di lato e prendendole brutalmente dalle mani il mio album.
E venne da me. — Andiamo — mi ordinò dolcemente quando fu al mio fianco. Il suo corpo mi sfiorò la spalla e un braccio in modo protettivo. E poi mi tese la mano.
Volevo prenderla, e volevo sputare in faccia ad Anna, e volevo baciarlo, e volevo dare un calcio nelle parti basse a Aiden Davis. Ma gli sforzi compiuti da mamma e papà per fare di me una persona civile dimostrarono di essere andati
a buon fine, così mi limitai a sfidare Anna solo con il pensiero, e tutti gli altri a rispondere a questo gesto: intrecciai le mie dita a quelle di Noah. Sentii una scarica elettrica andare dalla punta delle dita alla cavità in cui in teoria, fino a un attimo prima, c’era il mio stomaco.
E fu così che divenni completamente, totalmente, interamente sua.

IO LO ADORO: ADORO NOAH SHAW


Noah avrà un ruolo davvero importante in questa storia, non solo perché il legame che si instaura tra loro due è così magico, meraviglioso e Noah quando fa certe battute ti manca proprio il respiro.
Noah è un personaggio, incredibile e potrei stare ore a sognarci su, misterioso e l’ho già detto che è meraviglioso e fantastico? Insomma, è impossibile non innamorarsene.

Ma cominciano ad accadere strane cose, Strani omicidi e morti di cui non si sa nulla, o meglio, vengono archiviate come semplici morti, ma Mara… Non ne è così sicura.

Ci tengo tanto a questa serie, è la mia preferita, ed è sicuramente quella più riletta e anche dopo tanti anni, dal 2012, mi fa ancora emozionare come non mai. 
Trovo che Mara Dyer, sia una delle saghe, o meglio per quanto riguarda il primo, è uno dei più originali e ben scritti che io abbia mai letto. Ci ritroviamo immersi nel mistero di Mara. Con quella lettera, e poi il dopo. La tavola Ouija, il manicomio e la Florida.
Mara è sconvolta, ma è la perfetta cattiva.Non  abbiamo una protagonista “perfetta” coraggiosa? Può darsi.
Ma non perfetta.  Entri direttamente nei suoi pensieri e pensi anche tu, come lei, se non stai un po’ perdendo lucidità mentale. Che cosa sta succedendo davvero?
Vedere le persone morte come Jude, Claire , ma non Rachel, è davvero da brivido, pensare a come uccidere, o pensare alla morte di una persona e quella si avvera, è ancora più da brivido. 
Mara vuole delle risposte, e le troverà insieme a Noah, o meglio, cercheranno di averle.

Una storia da brivido, con tante scene da batticuore, tanti misteri a cui dare risposta. Una storia d’amore che vi lascia senza parole, i personaggi sono uno più bello dell’altro, ma quello a cui sono più legata è Noah.


So che molte di voi non leggono questa serie perché sono anni che la Mondadori non si decide a pubblicare il seguito, vi chiedo un po’ del vostro tempo e firmare la raccolta firme QUI


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