Chi è Mara
Dyer
Serie: Mara Dyer#1 (QUI la serie completa)
Autrice:
Michelle Hodkin
Genere:
paranormal romance
Casa Editrice:
Mondadori
Era solo un
gioco.Eppure Mara non voleva partecipare alla seduta spiritica con le sue
amiche Rachel e Claire. Sei mesi dopo, Mara si
risveglia dal coma in una stanza di ospedale. E le sue amiche sono morte. Cos’è
successo quella notte al manicomio
abbandonato? Perché Mara è l’unica sopravvissuta? Orribili allucinazioni
iniziano a perseguitarla e un dubbio si
insinua nella sua mente: e se fosse stata lei a causare quelle morti, come
aveva predetto la seduta spiritica?
L’incontro con
il turbolento, bellissimo Noah potrebbe essere la sua salvezza o la sua
definitiva condanna. Perché anche Noah ha
un segreto, legato al grande mistero che la tormenta: chi è Mara Dyer?Un
viaggio ipnotico tra i fantasmi
dell’amore e della psiche per un esordio thriller paranormale che ha stregato i
lettori americani.
RECENSIONE
DA INFARTO.
Mara Dyer non
è il mio vero nome. È stato il mio avvocato a consigliarmi di scegliere uno
pseudonimo. Lo so, è strano
avere un nome
falso, ma credetemi, è la cosa più normale della mia vita in questo momento.
Anche raccontare questa
storia
potrebbe essere una mossa un po’ azzardata. Ma se non fosse per la mia lingua
lunga, nessuno saprebbe che il colpevole di tutti gli omicidi è una persona di
diciassette anni, grande fan dei Death Cab for Cutie. E nessuno saprebbe che,
da qualche parte là fuori, la stessa persona ha la media dell’otto a scuola e
all’attivo quasi lo stesso numero di vittime. Invece è importante che voi lo
sappiate, così da non essere i prossimi.
Mara Dyer,
New York City
Questa non è
la solita storia paranormal romance, e quando per la prima volta cominciai a
leggere “Chi è Mara Dyer” ero nella più totale confusione ma totalmente rapita
dalle parole e dalla storia raccontata
da Mara.
Mara… Ma chi è
davvero?
Già dopo il
primo paragrafo ero in confusione totale. Quando mi capitano storie così,
ricche di mistero, non posso fare a meno di andare avanti, ma è anche vero che non riuscivo a staccarmi
dalle pagine.
Ripeto la
domanda.
Chi è Mara
Dyer?
La raffinata iscrizione sulla tavola tremolava
alla luce delle candele. Lettere e numeri danzavano nella mia mente confusi e
indistinti, come una zuppa d’alfabeto. Quando Claire spinse nella mia mano la
planchette a forma di cuore, sobbalzai. Di
solito non ero così nervosa, e sperai che Rachel non se ne accorgesse. Quella
sera, il regalo che le era piaciuto di
più era stato la tavola Ouija, e gliel’aveva data Claire. Io le avevo preso un
braccialetto, ma non lo stava indossando.
Inginocchiandomi
sul tappeto, passai la planchette a Rachel. Claire scosse il capo con
espressione sprezzante. Rachel la posò sulla
tavola
Ma Rachel ci
interruppe prima che arrivassimo a litigare. — Come morirò?
Tutte e tre fissammo
la tavola. Mi si formicolarono i polpacci, a stare tanto inginocchiata sul
tappeto di Rachel, e avevo l’incavo
delle ginocchia viscido di sudore. Non accadeva nulla.
Poi invece
qualcosa accadde. Ci guardammo l’un l’altra mentre la planchette cominciava a
muoversi sotto le nostre mani. Compì un
semicerchio sulla tavola, oltrepassò la lettera A, la K e la L.
Si fermò sulla
M.
— Moto?
Morirai in un incidente? — L’eccitazione traspariva dalla voce di Claire.
Quanto era morbosa. Ma cosa ci trovava Rachel
in lei?
La planchette
si mosse in direzione opposta. Superò la U e la R.
Per bloccarsi
sulla A.
Rachel
sembrava confusa. — Mare? Morirai affogata? — azzardò.
— Oppure
malmenata? Con una mazza? — disse Claire. — Forse ti ucciderà un calamaro
gigante con una mazza da
baseball. —
Rachel rise, e per un istante il panico che mi attanagliava lo stomaco allentò
la presa. Quando ci eravamo messe a
giocare, mi ero dovuta trattenere dal deridere l’atteggiamento melodrammatico
di Claire. Adesso non la pensavo più allo
stesso modo.
La planchette
ricominciò a vagare sulla tavola, interrompendo bruscamente la risata di
Rachel.
R.
Restammo in
silenzio con gli occhi incollati alla tavola, mentre la planchette tornava al
punto di partenza.
Alla A.
Lì si fermò.
Aspettammo che
si spostasse sulla lettera successiva, ma rimase immobile. Dopo qualche
secondo, Rachel e Claire ritrassero le
mani. Sentii che mi guardavano.
Distolsi lo sguardo e riuscii perfino a
sorridere. Claire fece lo stesso. Rachel si rilassò, ma io no. Tuttavia, per
farle piacere, mi
sforzai di mandar giù la rabbia e il disagio, e ci mettemmo a guardare il film.
Rachel infilò il DVD e spense le candele.
Sei mesi dopo
erano morte tutte e due.
Da brivido
vero?
Io sono unna
fifona di prima categoria, e lo ammetto xD un po’ di paura e ansia me l’ha
messa. Ma comunque vi racconto un po’ di cosa parla.
Mara è una ragazza come un’altra, vive a Rhode Islands con la sua famiglia, la sua
migliore amica Rachel. Fino a quando a sconvolgere la sua vita, arrivano Jude e
Claire. Claire non fa altro che portarle via la sua amica, mentre Jude porta
via una parte del suo cuore, se ne infatua.
Ma in una sola
notte tutto cambia.
Mara si
risveglia in un letto d’ospedale, non ricorda nulla dei tre giorni precedenti,
il vuoto.
Lei è l’unica
che sa cosa sia successo quella notte, perché si trovava al Tamerlano? Il
vecchio manicomio pericolante in cui aveva perso la vita un bambino, dopo
essere rimasto intrappolato tra le macerie. E ora quell’edificio ha portato via
Jude, Claire e Rachel.
Sono morti. L’edificio è crollato, solo Mara si è
salvata e solo lei possiede le risposte su quanto accaduto quella notte.
Ma il pensiero
di restare in quella città, porta tutta la famiglia a trasferirsi a Miami, in
Florida.
Mara
ricomincia la scuola, ma sempre sotto l’occhio attento di sua madre e suo
fratello maggiore Daniel.
Mara ha deciso
di, per così dire, rifarsi una vita, anche per il suo fratellino minore Joseph,
che ha lasciato tutto per lei, la sua scuola ed i suoi amichetti.
Ma… Mara non è
più quella ragazza spensierata, le è stato diagnosticato un disturbo post
traumatico da stress. LE provoca allucinazioni, vede cose che non esistono,
sente cose che non esistono.
Cercherà di
passare inosservata, soprattutto quando è con sua madre.
Fa amicizia
con Jamie, un tipo geniale e interessantissimo che si farà notare già dalle
prime pagine, ma soprattutto conoscerà Noah.
Anna girò i
fogli uno dopo l’altro con esasperante lentezza e, come una diabolica
istitutrice scolastica del secolo scorso, non trascurò
di tenere l’album sollevato in modo che tutti potessero vedere. Certo,
bisognava dare alla folla la possibilità di
godere della mia vergogna. — Questo ti assomiglia veramente tanto — disse a
Noah, appoggiandosi a lui con tutto il
peso del corpo.
— La mia
ragazza ha molto talento — replicò Noah.
Il mio cuore
smise di battere.
Il cuore di
Anna smise di battere.
Il cuore di
tutti smise di battere.
Nell’incredibile
silenzio che si creò, anche il ronzio di un moscerino sarebbe parso un boato.
— Figuriamoci
— bisbigliò Anna alla fine, ma abbastanza forte per farsi sentire da tutti e
senza allontanarsi di un
millimetro da
Noah.
Lui scrollò le
spalle. — Cosa vuoi farci? Sono un maledetto vanitoso e Mara mi lascia fare. —
E, dopo una pausa, aggiunse: — E
meno male che quelle tue piccole mani voraci non hanno agguantato anche l’altro
album. Quello sì sarebbe stato
imbarazzante. — Le sue labbra si incurvarono in un sorriso malizioso mentre
saltava giù dal tavolo su cui era seduto. —
Adesso levati di torno, ti dispiace? — disse freddamente ad Anna, attonita e
senza parole, spostandola di lato e
prendendole brutalmente dalle mani il mio album.
E venne da me.
— Andiamo — mi ordinò dolcemente quando fu al mio fianco. Il suo corpo mi
sfiorò la spalla e un braccio in
modo protettivo. E poi mi tese la mano.
Volevo
prenderla, e volevo sputare in faccia ad Anna, e volevo baciarlo, e volevo dare
un calcio nelle parti basse a Aiden Davis.
Ma gli sforzi compiuti da mamma e papà per fare di me una persona civile dimostrarono
di essere andati
a buon fine,
così mi limitai a sfidare Anna solo con il pensiero, e tutti gli altri a
rispondere a questo gesto: intrecciai le mie dita a
quelle di Noah. Sentii una scarica elettrica andare dalla punta delle dita alla
cavità in cui in teoria, fino a un attimo prima,
c’era il mio stomaco.
E fu così che
divenni completamente, totalmente, interamente sua.
IO LO ADORO:
ADORO NOAH SHAW
Noah avrà un
ruolo davvero importante in questa storia, non solo perché il legame che si
instaura tra loro due è così magico, meraviglioso e Noah quando fa certe
battute ti manca proprio il respiro.
Noah è un
personaggio, incredibile e potrei stare ore a sognarci su, misterioso e l’ho
già detto che è meraviglioso e fantastico? Insomma, è impossibile non
innamorarsene.
Ma cominciano
ad accadere strane cose, Strani omicidi e morti di cui non si sa nulla, o
meglio, vengono archiviate come semplici morti, ma Mara… Non ne è così sicura.
Ci tengo tanto
a questa serie, è la mia preferita, ed è sicuramente quella più riletta e anche
dopo tanti anni, dal 2012, mi fa ancora emozionare come non mai.
Trovo che Mara
Dyer, sia una delle saghe, o meglio per quanto riguarda il primo, è uno dei più
originali e ben scritti che io abbia mai letto. Ci ritroviamo immersi nel
mistero di Mara. Con quella lettera, e poi il dopo. La tavola Ouija, il
manicomio e la Florida.
Mara è sconvolta,
ma è la perfetta cattiva.Non abbiamo una
protagonista “perfetta” coraggiosa? Può darsi.
Ma non
perfetta. Entri direttamente nei suoi
pensieri e pensi anche tu, come lei, se non stai un po’ perdendo lucidità
mentale. Che cosa sta succedendo davvero?
Vedere le
persone morte come Jude, Claire , ma non Rachel, è davvero da brivido, pensare
a come uccidere, o pensare alla morte di una persona e quella si avvera, è
ancora più da brivido.
Mara vuole delle risposte, e le troverà insieme a Noah,
o meglio, cercheranno di averle.
Una storia da
brivido, con tante scene da batticuore, tanti misteri a cui dare risposta. Una
storia d’amore che vi lascia senza parole, i personaggi sono uno più bello dell’altro,
ma quello a cui sono più legata è Noah.
So che molte
di voi non leggono questa serie perché sono anni che la Mondadori non si decide
a pubblicare il seguito, vi chiedo un po’ del vostro tempo e firmare la
raccolta firme QUI
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