giovedì 10 novembre 2016

Eimear McBride - Incontra l'autrice di "Una ragazza lasciata a metà"





La scrittrice Eimar McBride presenta in anteprima la traduzione italiana del suo successo internazionale. Un classico contemporaneo, il racconto di un’adolescenza femminile irlandese. Conversazione con il suo doppio: il traduttore Riccardo Duranti. Conduce Ilide Carmignani.


Vincitrice del 2013 Goldsmiths Prize; 2014 Bailey Women’s Prize for Fiction; 2014 Kerry Group Irish Novel of the Year Award; 2014 Desmond Elliott Prize Il pluripremiato romanzo d’esordio di Eimear McBride racconta, con sorprendente visione e brutalità di dettagli, il percorso di crescita lasciato a metà di una ragazza quasi come tante, nella cronaca del rapporto con il fratello e all’ombra di un evento che cambierà per sempre la vita della sua famiglia. Non tanto un flusso di coscienza quanto un’inconscia e ininterrotta insurrezione contro un’esistenza feroce, questo romanzo è uno scioccante e intimo viaggio nei pensieri, nei sentimenti e nella sessualità caotica di una protagonista vulnerabile e isolata. Un libro-rivelazione crudo e intimista di indimenticabile forza.



L'autrice - Eimear McBride

Eimear McBride è nata a Liverpool nel 1976. I suoi genitori, originari dell’Irlanda del Nord, tornano in Irlanda quando Eimear ha due anni e l’autrice trascorre la sua infanzia a Tubbercurry, nella Contea di Sligo. Nel 1994, a 17 anni, si trasferisce a Londra, dove studia recitazione presso il Drama Centre. A 27 anni scrive il suo primo libro, A Girl is a Half- formed Thing, il quale riscuote grandissimo successo e diviene il caso letterario dell’anno in Inghilterra e Stati Uniti. L’opera vince numerosi premi, fra cui il Bailey Women’s Prize for Fiction e il Kerry Group Irish Novel of the Year Award. 

Dicono del romanzo "Una ragazza lasciata a metà"...

«Come un sismografo emotivo [...] lo stile della McBride si distende, poi vibra di nuovo, registrando i momenti più intensi con uno scavo urticante [...] il ritmo diventa ipnotico e la ferocia di certe scene entra sottopelle».
Marco Rossari, Il Sole 24 Ore

«La McBride ha scritto un’opera sorprendentemente originale, trasmettendo il senso del collasso psichico con una prosa incrollabile, alimentata da un linguaggio spezzato, avventuroso, da emozioni crude».
James Wood, The New Yorker
«Eimear McBride è una creatura vecchio stile, un genio nello scrivere la verità in una prosa incontenibile, brillante, assoluta. Il risultato è un classico simultaneo [...] per accuratezza emotiva e vivacità, e per il senso della sua schiacciante necessità».
Anne Enright, The Guardian

«Nel singolare romanzo d’esordio di Eimear McBride il linguaggio è uno strumento da polverizzare e modificare fino a trasformarlo in un geniale ibrido di familiare e ignoto […] McBride si prende gioco con grazia delle leggi della sintassi, ma con una profonda serietà di fondo. Nel raccontare la bruttezza, l’autrice non dimentica il senso dell’umorismo e dimostra un vero talento per i dialoghi».
Sinead Glason, Irish Times, su Internazionale
«A Girl is a Half-Formed Thing ha collezionato in tre anni cinque premi letterari. Il libro esce ora in Italia nella superba traduzione di Riccardo Duranti, con il titolo “Una ragazza lasciata a metà”. […] Chi conosce i corsi e i ricorsi delle letterature sa anche che nella scrittura nulla si inventa e nulla si distrugge. Semplicemente, tutto cambia; e con il romanzo di McBride cambia il tracciato della letteratura irlandese contemporanea».
Enrico Terrinoni, Il Manifesto
Domani andrete a conoscere quest'autrice al Pisa Book?

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